Stereotipi di genere vs parità di genere

La parità di genere, emerge oggi come una delle più importanti e complesse tematiche su cui concentrare la nostra attenzione e le nostre azioni. Nonostante l’impegno profuso negli ultimi decenni dalle istituzioni e dal settore dell’istruzione, persistono ancora troppe disparità tra donne e uomini sia sul fronte professionale che in quello sociale e culturale.

Tra i tanti fattori che alimentano queste disuguaglianze, gli stereotipi di genere giocano un ruolo fondamentale perché sono ancora molto radicati nella nostra società, rimanendo in modo preoccupante vincolati altresì alla nostra cultura. La loro presenza influisce profondamente sulle aspettative e le opportunità che le donne si trovano ad affrontare nella vita quotidiana. Gli stereotipi di genere  sostenendo idee precostuite e rigide secondo cui il sesso biologico predetermina attributi ritenuti “naturali” che differenziano rigidamente le donne  e gli uomini su ruoli, comportamenti e caratteristiche associati a ciascun genere, ristrutturano la rappresentazione di ciò che è maschile e femminile e portano ad un quadro limitato e distorto delle possibilità e delle aspirazioni individuali. In questo articolo diamo alcuni stimoli per aprire un focus sul tema “stereotipi di genere vs parità di genere”.

Oltre gli stereotipi di genere: il cammino verso la parità di genere

Gli stereotipi di genere emergono come risultato di un modello di società che si fonda sulla distinzione netta tra maschio e femmina come categorie polarizzate e nettamente distinte. L’aderenza a stereotipi di genere e, conseguentemente, al mantenimento di rigide rappresentazioni di ciò che è considerato maschile e femminile, fa sì che gli stereotipi di genere contribuiscano alla costruzione e al mantenimento di una società in cui i ruoli di genere che includono comportamenti, doveri, responsabilità e  aspettative connessi alla condizione maschile e femminile risultino precostituiti e, come tali, limitanti. Gli stereotipi di genere propri di una società possono tendere, quindi, a influenzare le scelte delle persone rispetto alla propria vita relazionale e professionale, con un conseguente impatto sulle dinamiche e aspettative sociali e  sui processi di discriminazione e disparità.

E’ bene ricordare a questo punto, che l’uguaglianza tra donne e uomini è un principio fondamentale sancito anche dalla Costituzione Italiana. L’articolo 3, ad esempio, fornisce le basi costituzionali per promuovere la parità di genere e l’eliminazione di ogni forma di discriminazione di genere. Purtroppo, sappiamo bene che non sempre ciò che è scritto nella nostra Costituzione viene rispettato e applicato. Per contrastare ed eliminare quindi gli stereotipi di genere, rimangono da affrontare sfide significative e bisogna iniziare ad agire educando non solo gli adulti ma anche i cittadini increscita ovvero i ragazzi e le ragazze di oggi. Per poterlo fare in modo efficace, è ovviamente necessaria una vera e propria trasformazione culturale, che deve partire invece dagli adulti di oggi. Le nuove generazioni possono intraprendere la strada verso la parità di genere, solo se accompagnati e stimolati nel riconoscere la ricchezza che viene dalle differnze e dalle unicità di ognuno offrendo loro occasioni di informazioni corrette e metariflessione su queste tematiche  per uscire da norme prescrittive e descrittive relative a ruoli di genere “prestabiliti” rigidamente.

Tra gli stereotipi di genere più comuni e diffusi ritroviamo:

  • Ruolo e professioni di cura: uno degli stereotipi di genere più comuni, è quello che associa le donne principalmente al ruolo di cura e gestione della famiglia e del lavoro domestico. Questo stereotipo implica che le donne debbano assumersi la responsabilità principale delle faccende domestiche, della cura dei figli e degli anziani, anche a discapito delle loro aspirazioni personali e professionali e/o che siano adatte a professioni che riguardano la cura degli altri.
  • Emotività ed empatia: le donne sono frequentemente viste come più emotive e sensibili rispetto agli uomini, con il rischio che vengano viste come più fragili e che le loro capacità razionali e decisionali ne risentano, mentre agli uomini viene richiesto di non mostrare emozioni
  • Potere vs sottomissione: nonostante ormai il numero delle donne laureate in Italia superi il numero degli uomini laureati, esistono ancora stereotipi di genere tali per cui le donne spesso si trovano in una posizione subalterna rispetto agli uomini e tali per cui il gendere gap è ancora presente sia a livello di retribuzione che di posizioni lavorative dirigenziali.
  • Capacità scientifiche vs umanistiche: persistono ancora stereotipi per cui le donne sono capaci nelle materie di carattere più umanistico e gli uomini sono più portati per le materie scientifiche.

Per contrastare questi, e ancora molti altri stereotipi di genere, è necessario promuovere una responsabilità condivisa che coinvolga diversi attori e a differenti livelli: la politica; le governance; le istituzioni e le comunità locali; le aziende; i media e soprattutto le agenzie educative come la famiglia e la scuola. Con il progetto “E tu di che genere sei? Le rappresentazioni del maschile e del femminile nelle nuove generazioni”, l’Associazione Culturale Percorsi di Crescita intende fornire spazi di riflessione sulle rappresentazioni dei femminili e dei maschili rivolti sia alle nuove generazioni, e fornire strumenti culturali e conoscitivi alle famiglie e agli insegnanti per orientarsi su questi complessi quanto importanti temi promuovendo  processi virtuosi intergenerazionali per prevenire e contrastare le discriminazioni di genere.

Nell’ambito di questo progetto, si sono ad esempio da poco conclusi il Laboratorio su stereotipi di genere tenuto dalla Dr.ssa Aurora Capocchia al quale hanno partecipato i ragazzi e le ragazze dell’IC don Lorenzo Milano di Civitavecchia Classe V della scuola primaria e classe I^ della secondaria di primo grado, e il Laboratorio su stereotipi e identità di genere del Dr. Mariano Moroni che ha coinvolto i ragazzi e le ragazze del Liceo Scientifico Statale Ignazio Vian (classe IIIA) e IT Salvo D’acquisto (le due classi III – Sez. Aeronautica e Agrario).

In questi laboratori si è lavorato su diverse aree, tra cui l’identità di genere, il riconoscimento degli stereotipi e dei pregiudizi di genere nella vita quotidiana e la costruzione di modalità di relazione che promuovano la parità di genere. Gli studenti hanno esplorato l’impatto negativo degli stereotipi di genere sulla vita delle persone, e l’importanza di essere protagonisti attivi nel promuovere comportamenti rispettosi della diversità. Le attività di gruppo, come l’analisi di video e immagini, hanno suscitato un forte interesse tra di loro incoraggiando la discussione e la riflessione sui ruoli di genere, l’espressione di genere e il contrasto agli stereotipi di genere. Puoi saperne di più qui.

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