GenZ: come comunicare con le nuove generazioni

Sembra un paradosso, ma nell’epoca dell’interconnessione digitale globale che stiamo vivendo, la questione della comunicazione tra generazioni sembra attraversare uno dei momenti di maggiore difficoltà. La cosiddetta Generazione Z è continuamente bombardata di informazioni, immagini e video in tempo reale, che possono rendere complessa la valutazione di ciò che vedono e ascoltano. Altrettanto importante è il fatto che questa generazione è cresciuta all’indomani dell’11 settembre, nell’era delle nuove guerre e del terrorismo, della recessione economica e – di grande rilevanza – della pandemia. A questi avvenimenti si aggiunge poi la preoccupazione per la crisi climatica e anche i tanti temi sociali come le disuguaglianze, la violenza domestica, la parità di genere e altro ancora. I ragazzi e le ragazze che fanno parte della Generazione Z – nonostante si dimostrino anche molto determinati – hanno evidentemente bisogno di guide per poter gestire tutto ciò, e in un’età in cui la positività e l’ottimismo dovrebbero essere elementi cardine per la crescita. Ma come comunicare i valori giusti a questa nuova generazione? Approfondiamo l’argomento in questo articolo.

Comunicare con la Generazione Z: sfide e opportunità nell’era digitale

Prima di affrontare il discorso di come comunicare con la Generazione Z, ricordiamo di chi stiamo parlando. Questa generazione – conosciuta anche con iGen o iGeneration – è fondamentalmente quella che non ha vissuto o conosciuto il mondo senza web e senza smartphone. Il cambiamento epocale e anche repentino verso la digitalizzazione, ha in qualche modo aperto un varco nella comunicazione tra le generazioni precedenti e la generazione Z. Parliamo quindi di confronto e rapporto con i genitori, ma anche di insegnamento scolastico. Famiglie e scuola non sono state sicuramente pronte nel comprendere al meglio questo cambiamento già ben avviato con la generazione dei Millenials, e solo nel tempo si sono avvicinate a quelli che sono i nuovi metodi di comunicazione e socializzazione dei giovani. Comprendere l’evoluzione di queste abitudini, è oggi una sfida da affrontare tanto affascinante quanto necessaria per individuare i canali di comunicazione più efficaci con i quali trasmettere a questi giovani valori come il rispetto, l’inclusione, la tolleranza e molti altri ancora, e per riuscire a seguirli nel loro percorso di crescita in un mondo sempre più caotico.

Stare al passo con l’evoluzione della comunicazione digitale non è di certo un compito semplice. I ragazzi e le ragazze che fanno parte della Generazione Z sono sicuramente avvantaggiati essendo “nativi digitali”. Se la generazione precedente ha vissuto l’ingresso nell’era digitale, la GenZ ne ha fatta con assoluta naturalezza il suo modello di interazione. Questo la rende quindi più informata e anche ricettiva di chi la precede, o quanto meno ha più immediato accesso all’informazione. Il mondo del digitale è talmente veloce ad evolvere, che gli stessi giovani che fanno parte della GenZ ne sono protagonisti influenzando abitudini, idee e valori.

I valori – quelli importanti – vanno trasmessi di generazione in generazione, perché solo con il vissuto del passato è possibile accompagnare i giovani nella formazione della loro personalità. Nel momento in cui invece la tendenza è quella dell’autogestione di questo percorso, si può incorrere nel rischio della perdita di punti di riferimento con conseguente crescita di ansia ed incertezza. Per comunicare quindi al meglio con la cosiddetta GenZ, si può puntare su:

  • L’utilizzo di piattaforme Digitali

Per raggiungere in modo efficace la Generazione Z – essendo cresciuta con smartphone, social media e internet onnipresenti – è essenziale sfruttare le piattaforme digitali come ad esempio Instagram, TikTok, Snapchat, YouTube e anche i podcast. Questi canali offrono un modo diretto per connettersi con loro attraverso contenuti visivi e interattivi.

  • Contenuti interattivi e partecipativi

I giovani della GenZ, apprezzano i contenuti interattivi e partecipativi che consentono loro di essere coinvolti attivamente. Sfruttare forme di coinvolgimento di questo genere, può favorire un legame più profondo e significativo con loro.

  • Utilizzo dell’umorismo e della creatività

L’umorismo e la creatività sono elementi chiave nell’attirare la loro attenzione. Contenuti divertenti, meme e sarcasmo sono spesso ben accolti. Anche questa può essere una strada da seguire per attirare la loro attenzione, e trasmettere importanti valori e messaggi.

Abbiamo chiesto a Mariangela Garofalo – Presidente dell’Associazione Culturale Percorsi di Crescita – la sua opinione riguardo la questione della comunicazione con la GenZ:

L’obiettivo è andare verso la Generazione Z, utilizzando i loro strumenti di comunicazione, che conoscono molto bene, sicuramente meglio di noi, e usando il loro stesso linguaggio. In questo modo cerchiamo di veicolare messaggi di inclusività, rispetto ed accoglienza, ma soprattutto cerchiamo di mettere i ragazzi e le ragazze in condizione di esprimersi per accogliere quelle che sono le loro reali esigenze

Comunicare con i giovani della Generazione Z, richiede un approccio adatto alle loro preferenze e aspettative. E’ proprio per questo che in ogni progetto proposto e realizzato dall’Associazione Culturale Percorsi di Crescita, prevede l’uso di strumenti tecnologici senza i quali non sarebbe possibile instaurare un “dialogo” ottimale con ragazzi e le ragazze che con essi ci sono nati. E’ così anche per quanto riguarda il nostro nuovo progetto “E tu di che genere sei? Le rappresentazioni del maschile e del femminile nelle nuove generazioni”, tra le cui azioni chiave è prevista la realizzazione di podcast da parte degli studenti del Liceo Statale Ignazio Vian e di Bracciano, e che faranno da cassa di risonanza diffondendo i contenuti del progetto anche verso destinatari che non sono toccati direttamente dalle iniziative.

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