Il punto di vista degli studenti, riflessioni e prospettive a seguito dei laboratori svolti

Gli stereotipi di genere sono come un filtro invisibile che influenza le percezioni e le interazioni quotidiane di moltissime persone. Sono concetti fin troppo radicati nella società, che condizionano profondamente la comprensione di cosa significhi essere uomo o donna. Ma cosa succede quando gli studenti si confrontano direttamente con questi stereotipi? Cosa emerge quando si mettono in discussione le aspettative culturali e personali sui ruoli ed espressione di genere?

Sono le domande che ci siamo posti noi dell’Associazione Culturale Percorsi di Crescita con il progetto “E tu di che genere sei? Le rappresentazioni del maschile e del femminile nelle nuove generazioni”. I laboratori che abbiamo proposto, hanno offerto agli studenti – ma anche ai genitori e ai docenti – un’opportunità unica di approfondire e trovare risposta a queste domande, mettendo in discussione le loro convinzioni pregresse. Le classi della scuola primaria e della secondaria di primo grado dell’IC Don Lorenzo Milano di Civitavecchia, del Liceo Scientifico Statale Ignazio Vian e dell’IT Salvo D’Acquisto di Bracciano, hanno partecipato ai nostri laboratori su stereotipi di genere e identità di genere. Ma cosa hanno acquisito gli studenti da questa esperienza?

Attraverso il Laboratorio sugli stereotipi di genere, il Laboratorio sugli stereotipi e identità di genere e il Laboratorio di fotografia, le ragazze e i ragazzi di questi istituti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con le proprie concezioni di maschilità e femminilità, di esplorare i pregiudizi culturali che influenzano le loro vite e di mettere in discussione il modo in cui si esprimono e si identificano. Questo processo di esplorazione personale, si è concluso con gli studenti del Liceo Vian con un focus group condotto da esperti come la Dott.ssa Milena Rosso, il Dr. Mariano Moroni, la fotografa Francesca Leonardi e il formatore Daniele Coscarella, che hanno guidato gli studenti attraverso momenti di riflessione su questi temi tanto attuali quanto complessi, traendo peraltro spunti importanti per i loro laboratori sui podcast. Uno degli aspetti più significativi emersi dai laboratori, è stata la consapevolezza della complessità dell’identità di genere. Gli studenti hanno riconosciuto che, nonostante si considerino liberi dagli stereotipi, è difficile mostrarsi autenticamente agli altri senza temere il giudizio. Questa paura del giudizio – sia interno che esterno – agisce come un freno alla piena espressione di sé stessi impedendo loro di aprirsi alle diversità e di accettare pienamente il proprio essere unici.

Attraverso l’esplorazione degli stereotipi di genere e la creazione di opere fotografiche personali, gli studenti hanno iniziato un processo di auto-riflessione e di scoperta di nuovi aspetti di sé stessi. Guardarsi attraverso l’obiettivo della fotocamera, ha permesso loro di vedere oltre le “maschere” che indossano nella vita quotidiana e di riconoscere la propria autenticità.

È stato strano e nuovo avere l’opportunità di guardarsi” – racconta Jamila una delle studentesse che ha partecipato ai laboratori – “quando ti riguardi, scopri cose di te che non avevi visto prima. Il poter stare dentro l’esperienza e poi riguardarla, ti consente di conoscere te stesso fuori dalle maschere.” Questo processo di auto-esplorazione è stato condiviso da molti altri studenti, che hanno riconosciuto l’importanza di fermarsi e di riconoscersi per ciò che sono veramente. Ma i laboratori non si sono limitati alla riflessione individuale; hanno anche offerto agli studenti l’opportunità di ascoltare e comprendere i punti di vista degli altri. Attraverso il confronto con i propri compagni e con gli esperti presenti, hanno imparato ad apprezzare la diversità di opinioni e a comprendere concetti che prima sembravano inimmaginabili.

Anche Susanna, un’altra studentessa che ha partecipato ai laboratori, afferma che non solo ha potuto aprire la sua mente riguardo la conoscenza di argomenti come il genere e l’identità di genere, ma anche nei confronti dei suoi atteggiamenti verso la diversità. Questa consapevolezza della complessità e della bellezza della propria unicità come valore e risorsa è stata una delle principali conquiste dei laboratori.

I laboratori proposti dall’Associazione Culturale Percorsi di Crescita nell’ambito del progetto “E tu di che genere sei?”, stanno offrendo agli studenti un’opportunità preziosa di esplorare e comprendere la complessità dell’identità di genere attraverso la riflessione personale, il confronto con gli altri e anche la creatività artistica. L’obiettivo del progetto è proprio quello di  fare dei passi concreti verso una maggiore consapevolezza e accettazione della diversità, guidando gli studenti, e non solo, in una crescita personale e alla comprensione reciproca.

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